Non fa sconti Elly Schlein in merito al patto di stabilità e alla Manovra 2024. La leader del Pd ha commentato le ultime vicende duramente.
Dopo l’accordo tra i Paesi dell’Unione Europea sul Patto di stabilità e, in Italia, anche il percorso della Manovra 2024, è arrivato il durissimo commento della leader del Partito Democratico Elly Schlein. La segretaria dl Pd, intervenuta a Tg2 post non ha risparmiato alcuni presagi negativi per il Paese.
Schlein dura sul Patto di stabilità e la Manovra 2024
“Meloni mette una grande ipoteca sul futuro: quello sul Patto di stabilità è un cattivo compromesso per l’Italia“, sono state queste le prime parole della Schlein sull’accordo con l’Ue sul patto di stabilità. E ancora: “Perchè l’Italia è stata assente nel negoziato: l’Italia ha accettato a testa bassa l’accordo di Francia e Germania. Noi dovevamo batterci di più. Se torniamo ai rigidi parametri quantitavi è come se non avessimo imparato niente dalla pandemia. Avrebbero dovuto lottare molto più prima e io penso che questo è un accordo che farà molto male all’Italia”.
La leader del Partito Democratico ha rincarato la dose anche in merito alla Manovra 2024 voluta dal Governo Meloni: “Questa è una manovra iniqua che tradisce le promesse elettorali e tradisce tutte le generazioni”, le dichiarazioni a Tg2 Post. “È una manovra che per me non ha una visione del futuro: non la critichiamo solo noi che siamo all’opposizione, ma quando trovi le critiche sia di Confindustria che dei sindacati evidentemente qualcosa non torna”.
L’affondo di Giuseppe Conte sul Patto
Per quanto riguarda il Patto di stabilità, si era espresso nelle ore precedenti anche il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte. Sui social l’ex Premier ha scritto, infatti, in un post su X: “Giorgia Meloni e il suo patriottismo a chiacchiere sta rifilando all’Italia un ‘Pacco di stabilità‘ che si tradurrà in un cappio al collo per il Paese. Un Patto scritto dalla Germania, comunicato ieri dai ministri tedesco e france se, che hanno precisato che il ministro Giorgetti era ‘informato’. Tornano vincoli rigidi, parametri contabili potenzialmente prociclici, una nuova stagione di austerità”.